Cultura

Sguardo sull’Africa senza retorica

Saggi. Un manuale utile e ragionato sul continente nero.

di Joshua Massarenti

Per chi intende affrontare le vicissitudini di un continente, risultano altissime le probabilità di scivolare in analisi retoriche e superficiali che privano il lettore delle chiavi di lettura necessarie ad arginare il déjà-vu. Nel caso dell?Africa subsahariana, i rischi si riassumono nell?illustrazione di guerre a ripetizione, di una miseria sociale rampante, di democrazie inesistenti, di dittature cleptocratiche, di rapporti storici tra Occidente e Africa segnati ieri dal colonialismo europeo e oggi dai diktat neoliberisti della Banca mondiale & co. Certo, a queste realtà non può e non intende sottrarsi Giovanni Carbone, l?autore di L?Africa. Gli Stati, la politica, i conflitti. Ma per questo giovane politologo dell?università degli Studi di Milano e africanista formato alla London School of Economics, è riuscita l?impresa di ?fornire?, e qui riprendiamo le sue parole d?intento, «un?introduzione ragionata allo Stato, alla politica e ai conflitti nell?Africa indipendente» attraverso una ricostruzione in chiaroscuro «dei maggiori accadimenti e fenomeni politici che hanno caratterizzato e cararatterizzano gli Stati africani contemporanei». L?intelligenza di Carbone si denota sin dalle pagine introduttive nel momento in cui sottolinea che di fronte alle problematiche trattate, il suo ?approcio politologico? non ha potuto fare a meno degli «studi condotti [sull?Africa] dagli antropologi, dagli storici e dagli economisti». Un libro multidisciplinare quindi, e per di più scorrevole, in cui le spiegazioni teoriche trovano risposte empiriche in sintetici case studies. A metà strada tra il tascabile e la classica opera di saggistica del Mulino, L?Africa segue un percorso temporale che parte dall?età coloniale (fine ?800 – anni 50 del ?900) per chiudersi sull?ondata di democratizzazione abbattutasi sul continente negli anni 90. In mezzo, due capitoli preziosissimi sui conflitti armati. Lasceremo al lettore il gusto di ripercorrere due secoli di storia politica africana. Da parte nostra, ci limitiamo a suggerirvi i capitoli dedicati alla (de)strutturazione degli Stati africani negli anni dell?indipendenza (cap. 2) e alle guerre (cap. 3 e 4). Tutti capitoli in cui, grazie anche a una solida bibliografia, Carbone offre spunti analitici che dovrebbero far riflettere i più convinti afropessimisti e il più ingenuo degli afroottimisti. Indispensabile per i neofiti. Utilissimo per gli ?africanisti?.


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